Il PREPUZIO protegge la mucosa del glande dall’azione irritante dell’urina e delle feci. Uno scollamento intempestivo delle aderenze balano-prepuziali od una precoce circoncisione, determinano la perdita di tale funzione protettiva. Il glande del bambino, non più protetto dal prepuzio, è soggetto a continui traumatismi derivanti dallo sfregamento con il pannolino. A sua volta, ciò può causare la comparsa di infiammazioni della mucosa uretrale a livello del meato urinario, con successiva stenosi cicatriziale.
I tentativi di retrazione prepuziale, forzando le fisiologiche aderenze balano-prepuziali, sono responsabili di dolore, lacerazione della delicata cute prepuziale con conseguente sanguinamento. La lacerazione viene successivamente riparata dall’organismo mediante la formazione, tra le superfici cruentate, di nuove ADESIONI, molto più tenaci di quelle fisiologiche, e perciò definite CICATRIZIALI. In alcune zone, tra glande e prepuzio si possono creare delle ADESIONI PARZIALI, in corrispondenza delle quali, lo spazio tra foglietto interno del prepuzio e glande, da virtuale si trasforma in uno spazio reale, bisognoso quindi, come nell’adulto, di pratiche igieniche accurata, scarsamente accettate però dal bambino piccolo, il quale, conservando ben vivo il ricordo del dolore provocato dalla retrazione del prepuzio, le ostacolerà in tutti i modi possibili. L’evento finale di questo processo è la comparsa di episodi di BALANOPOSTITE (processo infiammatorio-infettivo a carico del glande e del prepuzio). Condizione favorente le balanopostiti è il diabete mellito perché l’elevato contenuto di glucosio nelle urine favorisce molto la proliferazione batterica.
Altra causa di fimosi patologica è la BALANITIS XEROTICA OBLITERANS (BXO), forma genitale di lichen scleroatrofico, malattia infiammatoria cronica che colpisce sia l’adulto che il bambino. Nella sua eziopatogenesi probabilmente autoimmune, si ritengono implicate cause infettive, infiammatorie ed ormonali. La diagnosi è clinica, facilmente formulata in presenza di una lesione sclerotica biancastra a livello dell’ostio prepuziale e confermata dall’istologia. Può rappresentare uno stato precanceroso e si tratta con l’intervento chirurgico di circoncisione.