La terapia della fimosi è stata, sino ad oggi, essenzialmente chirurgica. Scopo dell’intervento è quello di correggere la ristrettezza dell’ostio prepuziale e ripristinare la normale scorrevolezza del prepuzio.
Tale intervento non riveste alcun carattere di urgenza né esistono indicazioni ad operare il bambino al di sotto dei cinque-sei anni di età, tranne nei casi in cui esistano dei sintomi soggettivi o dei fenomeni morbosi specifici, quali:
- rischio di parafimosi, dove per parafimosi si intende l’impossibilità a riportare il prepuzio nella sua normale posizione a seguito di un anello stenotico che, una volta oltrepassato il glande, non può più risalire con conseguente strangolamento del pene;
- episodi ricorrenti di balano postite;
- stenosi del meato prepuziale severa responsabile di una minzione in due tempi con rigonfiamento del prepuzio a mo’ di palloncino.
E’ una procedura che viene eseguita in regime di Day Surgery, facilitando in questo modo, l’organizzazione familiare e l’accettazione del ricovero da parte del bambino. Esistono due tipi di intervento che vengono comunemente impiegati in età pediatrica:
- La circoncisione
E’ l’intervento più diffuso e consiste nella asportazione di parte della cute del prepuzio mediante una incisione circolare eseguita sopra la zona ristretta, lasciando uno o due mm della mucosa del solco balano-prepuziale. La cute dell’asta viene quindi suturata alla
mucosa mediante una serie di punti staccati in materiale riassorbibile.
- La plastica dorsale del prepuzio sec. Duhamel
Rappresenta un intervento meno demolitivo.
Consiste in un’incisione dorsale, longitudinale, che viene eseguita
a livello della porzione ristretta del prepuzio e poi suturata
trasversalmente in materiale riassorbibile.
Frequentemente viene associata la sezione del frenulo prepuziale